Nell’acquisto della seconda casa da un privato gravano le seguenti imposte indirette: imposta di registro con aliquota fissa al 9%; imposta catastale, determinata in misura fissa di 50 euro; imposta ipotecaria, determinata in misura fissa di 50 euro.
Quando a vendere è un’impresa edile o un costruttore, le imposte per l’acquisto di un immobile come seconda casa si compongono in questo modo: imposta catastale di 200 euro; imposta ipotecaria di 200 euro; imposta di registro pari al 10% del valore catastale dell’immobile (oppure pari al 22% nel caso di immobili di lusso). Nel momento in cui ci si trova di fronte a questa fattispecie è necessario tenere in considerazione dei costi aggiuntivi, ovvero l’IVA viene inclusa e le percentuali sulle imposte sul valore aggiunto cambiano in base all’iscrizione catastale dell’immobile: una maggiorazione del 22% sui costi la otterremo per le categorie A/1, A/8, A/9; per le altre invece avremo solo un aumento del 10%. In questo caso l’imposta ipotecaria e catastale sono dovute in misura fissa di 200 euro ciascuna.