L’amministratore, a seguito di protratta morosità del condomino, ha l’obbligo di recuperare forzosamente il credito verso il condominio
l’azione di revoca dell’amministratore è del tutto assimilabile a un’azione di risoluzione per (grave) inadempimento del contratto di mandato
Un curioso dato di ordine sistematico emerge dalla Riforma della normativa condominiale del 2013: da un lato, si registra indubbiamente un aumento dei poteri in capo all’amministratore, ma, dall’altro, il condominio si rivela sempre più “assemblearizzato”, nel senso che risulta sempre più importante e rilevante il ruolo rivestito dall’assemblea.
La legge di Bilancio 2017 ha previsto l’obbligo di tracciabilità per i pagamenti fatti dai condomìni per le prestazioni concernenti contratti di appalto di opere o servizi.
La mancata adozione di misure di consolidamento dello stabile da parte dell’assemblea, convocata per decidere al riguardo, potrebbe esporre l’amministratore a responsabilità anche di natura penale
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