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Canna fumaria del condominio: cosa sapere

Per iniziare è utile intanto dire che la canna fumaria è un tubo che conduce i fumi creati all’interno di un edificio portati fino a portarli all’esterno. Ecco nel dettaglio

Per iniziare è utile intanto dire che la canna fumaria è un tubo che conduce i fumi creati all’interno di un edificio portati fino a portarli all’esterno.

Nel caso del condominio la canna fumaria può appartenere a tutti i condòmini e quindi poter essere utilizzata da tutti come, allo stesso tempo, essere di proprietà esclusiva di un solo condomino (o un piccolo gruppo di condòmini) e quindi non è più dell’intero condominio.

La canna fumaria ad uso esclusivo

Considerando il condominio in toto, la canna fumaria è ad uso di tutti. In questo senso la Cassazione Civile con la sentenza 1092/1966 sottolinea che la canna fumaria che serve tutto il condominio è un bene comune (art. 1117 c.c.).

Al contrario essa sarà considerata un bene di proprietà esclusiva nel momento in cui il tubo stesso arriva  dell’appartamento esclusivo del condomino. 

C’è infatti da considerare che il semplice fatto che la canna fumaria sia inserita in un muro comune non è detto che la stessa sia da considerarsi un bene in comune.

Infatti in caso se ne é titolare un solo condomino (o un piccolo gruppo di condòmini) l’esclusività in questo senso ai singoli e non é più un bene comune come ripreso dalle seguenti sentenze:

  • Cass. Civ. sez. II, 25/09/2012 n. 1630;
  • Cass. Civ. Sez. II n. 9231/91.

Installazione della canna fumaria: quali normative seguire

Parlare di canna fumaria all’interno della realtà condominiale una questione che si pone sullo stesso piano degli altri argomenti dell’edificio: bisogna infatti tener presente sia la normativa legale, sia la parte tecnica di installazione (a sua volta regolata da specifiche leggi).

La consultazione del regolamento è diretta verso la verifica di tali questioni:

  • Le regole delle cose comuni;
  • La non presenza di limitazioni incidenti sull’installazione stessa di una canna fumaria;
  • Le distanze.

In tal modo si potrà rispettare la questione anche e soprattutto della sicurezza in modo responsabile e chiaro. Il potenziale di pericolosità della canna fumaria è notevole e perciò è necessario in primis rispettare le distanze di sicurezza rispetto alle proprietà altrui. 

In mancanza di disposizioni saranno rispettate le distanze di sicurezza inserite all’interno dell’articolo 890 del codice civile (tre metri) sebbene chiunque voglia installarla può comunque aggirare quest’obbligo comprovando tutti gli accorgimenti di impiantistica atti a evitare pericolo a cose o persone vicine (Cassazione 13449 30/06/2016).

Le discipline dell’installazione della canna fumaria

La disciplina di installazione della canna fumaria fa riferimento al D.P.R. 412/1993 che, al comma 9 dell’articolo 5, sancisce che gli impianti termici devono essere dotati di canna fumaria da installare sul tetto del condominio, seguendo la regolamentazione tecnica vigente. In caso di installazione di impianti ad alta efficienza energetica (certificati UNI EN 297 e/o UNI EN 483 oppure UNI EN 15502) i dispositivi di tiraggio vanno installati secondo norma tecnica UNI 7129.

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